4. EDIFICI ESISTENTI
Rinforzo edifici esistenti
Gestione dello stato attuale completamente personalizzabile per consentire le verifiche prendendo in conto le deformazioni e gli stati tensionali preesistenti alla posa in opera dei rinforzi, come espressamente indicato nella CNR DT 200 R1/2012 ed in letteratura (confinamento passivo). Possibilità di introdurre elementi da considerare come nuovi anche in edifici esistenti.
Consolidamento di strutture in muratura attraverso l’introduzione di parametri migliorativi dovuti a iniezioni di miscele leganti, intonaco armato, ecc. con fattori amplificativi di normativa personalizzabili.
Rinforzo di strutture in c.a. con FRP, incamiciatura in acciaio e con sistema CAM, con effetto sul confinamento, la resistenza a taglio e la resistenza a flessione in funzione dei diversi tipi di intervento.
Completa integrazione dei rinforzi nelle procedure di verifica e di progettazione interattiva di travi e pilastri e non a livello di singola sezione. Questo consente un inquadramento globale dei rinforzi e permette di ottenere automaticamente disegni e tavole riassuntive e quindi la gestione di un vero "progetto dell'intervento". Anche nella ricerca degli stati limite a valle dell’analisi pushover viene considerata la presenza dei rinforzi.
Valutazione del confinamento secondo diverse possibilità sia come disposizione che come posizionamento dei rinforzi (solo testa e piede del pilastro o rinforzo completo). Controllo dell’eccentricità dello sforzo normale per valutare l’efficienza del confinamento quando necessario.